Il finanziamento – spiega Intesa Sanpaolo in una nota – è destinato al piano di sviluppo dell’ azienda che prevede, fra gli altri, alcuni obiettivi di miglioramento ESG (Environmental, Social, Governance) tra cui l’ introduzione di programmi di promozione della cultura della sostenibilità destinati a clienti e fornitori e di programmi di formazione dedicati a tutti i lavoratori finalizzati a promuovere buone pratiche di sostenibilità negli ambienti lavorativi e nella vita privata. La soluzione proposta da Intesa Sanpaolo attraverso il finanziamento S-Loan prevede il monitoraggio degli obiettivi rilevati nell’ ambito della nota integrativa del bilancio della società. “Grazie al finanziamento a medio-lungo termine S-Loan di Intesa Sanpaolo, – sottolinea l’ Istituto – le imprese possono contare su supporto finanziario per interventi verso una maggiore sostenibilità sotto il profilo ambientale, sociale e governance di impresa e su uno sconto sul costo del finanziamento al fine di premiare i risultati conseguiti”. Di recente, oltre ad aver adottato regole per la riduzione dei finanziamenti nei settori carbone e oil e gas non convenzionale, Intesa Sanpaolo ha avviato la nuova linea di S-Loan Climate Change , finanziamenti con garanzia SACE all80% , grazie alla quale la Banca fornirà alle imprese un nuovo strumento per finanziare progetti di investimento green fino ad un importo di 15 milioni di euro e per una durata massima di 20 anni. Inquadrato nel Programma strategico Motore Italia volto a supportare le PMI virtuose a conseguire obiettivi ESG, S-Loan Climate Change va ad ampliare la famiglia degli S-Loan (già operativi con S-Loan Diversity e S-Loan ESG), la linea specifica di finanziamenti creata nel 2020 per supportare, con un plafond di 2 miliardi di euro, le iniziative delle imprese verso la transizione sostenibile con un meccanismo di premialità al raggiungimento di specifici obiettivi di sostenibilità ad ampio spettro.
Da qui al 2026, inoltre, Intesa Sanpaolo programma erogazioni a medio lungo termine per oltre 410 miliardi di euro, di cui 120 destinati alle PMI, con i quali contribuire attivamente alla ripresa economica del Paese in stretta correlazione con gli obiettivi del PNRR approvato dalla Commissione Europea. “In un mondo dove le risorse stanno diminuendo e cè un eccesso ingestibile di capi di abbigliamento da smaltire, é un dovere di tutti guardare ad un consumo e ad una produzione sostenibili, con una massima attenzione a risorse rinnovabili, materiali biodegradabili e compostabili – dichiara Alberto Candiani, presidente del Consiglio di Amministrazione di Candiani -. Il mondo del Denim devessere in prima linea in questa rivoluzione, e siamo davvero entusiasti di poter collaborare con Intesa Sanpaolo e poter condividere la nostra innovazione e i nostri valori con il resto della fashion industry”. “Siamo da sempre fortemente impegnati a sostenere le PMI del territorio in uno sviluppo sostenibile e oggi ancora di più, accompagnandole nella necessaria transizione verso l’ economia green in linea con i pilastri del PNRR. Abbiamo infatti già erogato in Lombardia 500 milioni di euro in finanziamenti per progetti di economia circolare e in S-Loan a favore di PMI che, come Candiani Spa, sempre più si orientano verso la riduzione dell’ impatto ambientale e il miglioramento in ambito sociale e di governance – sottolinea Tito Nocentini, direttore regionale Lombardia Nord Intesa Sanpaolo -. Diventa sempre più una necessità per ogni impresa saper programmare una crescita sostenibile capace di generare quell’ aumento di competitività ed efficienza indispensabili per crescere sul mercato e allo stesso tempo concorrere alla creazione di un valore e di un beneficio collettivo”.
FONTE: www.finanza.lastampa.it